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DA OTTOBRE AUMENTA LA BOLLETTA ELETTRICA. ECCO IL PERCHÈ

Ormai è cosa certa. Da ottobre la bolletta (più precisamente la parte relativa alla materia) aumenterà del 40%. Un salasso notevole anche in considerazione della situazione economica del paese. 

Aumento di costo che si aggiunge a quello di agosto 2020, quando il prezzo dell’energia elettrica per i consumatori italiani, è passato da 16,08 a 22,89 centesimi di euro per kilowattora. 

L'aumento attuale è calcolato sulle utenze del servizio di maggior tutela (in cui l'aumento sarà del 42%).

Anche nel mercato libero, comunque, la situazione non è certamente migliore. Ricordiamo infatti che il consumatore del mercato tutelato, a differenza del mercato libero, ha la garanzia di ottenere gas ed energia elettrica alle condizioni stabilite dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) .

Il mercato libero potrebbe invece assicurare prezzi di gas ed energia elettrica in autonomia ovvero, dunque, gli operatori hanno qualche libertà in più nel fare offerte e nello stabilire prezzi.

AUMENTO DEL 40% DELLA BOLLETTA

L'aumento del costo della materia prima è dato da diversi fattori. Anche in questo caso, c'è lo zampino del corona virus. Attualmente, infatti, le attività produttive hanno ripreso a pieno regime produttivo e questo sta determinando un rapido aumento della domanda per le materie prime. 

In particolare la difficoltà di reperimento, causata da problemi di disponibilità e di trasporto sta causando l'aumento dei costi (necessarie alla produzione energetica).

Il prezzo del petrolio è aumentato del 200% dalla primavera del 2020, e quello del gas naturale del 30% solo nel secondo trimestre del 2021.

Il costo del gas è uno dei principali motivi. La produzione energetica, in Italia è dipendente dal gas per circa il 40% del fabbisogno. La conseguenza diretta è stato l'aumento del prezzo dell'energia.

La stessa Europa ha una forte dipendenza dalle forniture della Russia, che ha ridotto le quantità di gas destinate all'Europa (e quindi anche all'Italia) dirottando la materia prima verso paesi asiatici.

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